Il metodo Tomatis avanzato, chiamato oggi anche Audio-Psico-Fonologia o rieducazione dell’ascolto è stato ideato nel dopoguerra dal professore francese Alfred Tomatis (1920-2001) medico, otorinolaringoiatra, foniatra, scienziato e ricercatore, e successivamente perfezionato in oltre 60 anni di studi e ricerche.
Il metodo è stato riconosciuto come valido dall’Accademia delle Scienze della Medicina di Parigi nel 1957, mentre lo studioso è stato insignito della Medaglia d’oro della ricerca scientifica l’anno successivo a Bruxelles.


Com’è nato il metodo e le sue applicazioni  tomatis

Tomatis, figlio di un cantante lirico, all’inizio della sua carriera di foniatra cominciò a visitare cantanti famosi, che si rivolgevano a lui per problemi di emissione vocale. Ben presto si rese conto che non era sempre possibile migliorarne le prestazioni, limitandosi a curare, con trattamenti medici, gli organi della fonazione. Grazie alla sua genialità e all’amore per la sperimentazione, intraprese l’analisi del funzionamento dell’orecchio di questi pazienti, scoprendo, tra l’altro, l’esistenza di deficit nella percezione di alcune frequenze. Ciò lo condusse ad enunciare il principio più importante del suo metodo:
“Possiamo emettere bene solo i suoni che il nostro orecchio percepisce correttamente”, in breve: “Si canta (e si parla) con l’orecchio”.
Fin qui era stata compresa l’origine del problema. Ma la grande innovazione fu la messa a punto di una terapia per la “rieducazione” dell’orecchio, volta ad eliminare gli scotomi o “buchi” nella percezione di alcune frequenze ed altri deficit, grazie ad un apparecchio di sua concezione denominato “orecchio elettronico”.
Oggi la versione più moderna di tale apparato, usata dai terapisti della scuola Belga, voluta dallo studioso, è denominata BRAIN ACTIVATOR.
Hanno beneficiato del metodo cantanti ed attori famosi, come la Callas, Pavarotti, G. Depardieu.
Ma il suo lavoro non si è limitato al canto, perché in breve tempo la pratica terapeutica lo condusse ad estendere l’applicazione del suo metodo a bambini e ragazzi con problemi di linguaggio e di apprendimento.  Inoltre, la cura trovò presto diverse applicazioni nel campo della psicologia e della psicoanalisi.
Oggi, infine, nel più importante centro di formazione e clinico del metodo, che è in Belgio, sono sottoposti alla sua cura anche pazienti neurologici. Vediamo ora  le principali applicazioni del metodo.

•  Tutte le difficoltà dell’apprendimento in età scolare, ed in particolare dislessia, balbuzie, discalculia.
•  Deficit d’attenzione ed iperattività
•  Trattamento delle difficoltà psicomotorie  nel bambino dovute anche a danni durante la gravidanza ed il parto
•  Preparazione alla gravidanza e al parto
•  Miglioramento della prestazione in attori, cantanti e musicisti
•  Miglioramento della pronuncia di una lingua straniera
•  Trattamento della comune psicopatologia: ansia, depressione, somatizzazioni
•  Coadiuvante nel trattamento di : mal di testa, acufeni, insonnia, preparazione alla gravidanza
•  Coadiuvante nella riabilitazione dopo traumi cranici
•  Con altre figure professionali, è terapia complementare anche nel trattamento di gravi patologie, come anoressia, autismo, deficit motorii.


Come funziona il metodo

Come ogni cura il metodo prevede una fase valutativa ed una fase terapeutica.
La fase valutativa è detta  test d’ascolto.  Si effettua con l’impiego di un audiometro,  e prevede   test aggiuntivi rispetto ad una classica misurazione dell’udito.
La terapia prevede alcuni cicli di sedute; in genere almeno tre. Ogni ciclo dura da 5 a 15 giorni, e ogni seduta ha una durata di almeno un’ora.  Il soggetto ascolta, con una speciale cuffia dotata di un vibratore osseo, materiale sonoro, modificato dal BRAIN ACTIVATOR. Tale materiale è composto da brani di Mozart e canti liturgici e/o brani vocali (la voce materna se si tratta di bambini), modificati e filtrati dall’apparecchio nello spettro frequenziale. Nell’ultima fase della cura il soggetto è invitato a ripetere suoni a bocca chiusa, parole e testi oppure a cantare, riascoltando in cuffia la propria voce, anch’essa modificata elettronicamente.

Il test d’ascolto o bilancio APF
Consta di cinque prove:
1)   Ricerca delle soglie, misura della conduzione aerea. Si misura il volume più basso per il quale il soggetto in esame inizia a sentire alle varie frequenze (da 125 a 8000 Hz)
2)   Misura della conduzione ossea. (Risposta cocleare con esclusione della catena ossiculare dell’orecchio medio)  Si ripete la stessa prova usando al posto della cuffia un vibratore osseo.
3)   Errori di spazialità  Si annota sul diagramma quando il soggetto percepisce alcuni suoni come se  fossero stati inviati all’orecchio opposto.
4)   Prova di lateralità Si pone il vibratore osseo al centro della fronte del soggetto e si inviano alcune frequenze a volume normale. Il soggetto deve comunicarci da quale parte sente provenire il suono.
5)   Prova di selettività.  Inviamo alcuni suoni di differente frequenza a volume normale. Il soggetto deve comunicarci, per ogni suono, se lo percepisce più acuto o più grave di quello precedente

Queste prove ci forniscono innumerevoli informazioni. Se è un bambino ad essere testato, avremo indicazioni non solo riguardo alle sue modalità di ascolto, ma anche circa innumerevoli difficoltà di orientamento e coordinamento motorio, psicologiche o neurologiche, problemi intervenuti durante la gravidanza e perfino a proposito del rapporto intercorrente con la madre, con il mondo extrafamiliare e con se stesso.
Sul versante psicologico il test può evidenziare ansie, blocchi, difese psicologiche, motivazioni, potenzialità ed energia vitale.

La cura

La versione più moderna dell’orecchio elettronico di Tomatis, oggi denominata BRAIN ACTIVATOR , messa a punto e prodotta in Belgio secondo il volere del Professore prima della sua scomparsa,  è completamente digitale, ha le dimensioni di un apparecchio da studio e permette numerose opzioni terapeutiche. La macchina viene diversamente regolata per ogni soggetto, per ogni seduta e per ogni tipo di brano.
Il trattamento avviene sempre in cinque fasi.  Ognuno dei cicli prima ricordati può essere costituito da una o più fasi. Le fasi servono ad abituare l’organismo a suoni sempre più “filtrati”, cioè progressivamente deprivati dalle frequenze, prima  gravi e poi anche medie, dello spettro sonoro, fino all’ascolto di frequenze estremamente acute (sopra gli 8000 Hz). Nella fase finale della cura si ritorna progressivamente all’ascolto normale. (Fase attiva di lettura, vocalizzi, canto o impiego di uno strumento musicale).
La macchina di Tomatis cura migliorando non solo le “curve di ascolto”, ma anche le funzioni neurologiche, cognitive e neurovegetative per mezzo di due meccanismi.
Il primo è quello appena ricordato dei suoni filtrati, che hanno effetti terapeutici per diverse ragioni.
Da una parte essi hanno un effetto vitalizzante verso la corteccia cerebrale, ma soprattutto, come dimostrato da Tomatis in ricerche decennali, riconducono la persona trattata all’ascolto dei suoni in fase prenatale. Ciò comporta numerosi effetti terapeutici, come dimostrato in ormai 60 anni di pratica.
Il secondo meccanismo è denominato “bascula”. L’apparecchio effettua, più volte al minuto, improvvisi cambi di tonalità, dipendenti dalle variazioni di intensità sonora, momento per momento, del brano musicale o vocale, e dalle regolazioni impostate dall’operatore. In altre parole, l’effetto percepito è quello di improvvise variazioni di tonalità della musica, come, per capirsi, se qualcuno variasse, ogni pochi secondi, le regolazioni dei toni acuti e gravi ascoltando della musica.
L’effetto terapeutico è notevole, perché questi salti di tonalità permettono nel tempo, la tonificazione delle piccole fibre muscolari dell’orecchio medio, migliorando sensibilmente la percezione delle tonalità che al test d’ascolto erano deficitarie.
L’efficacia della terapia Tomatis è dimostrata da studi condotti in vari Paesi.
Nel mondo esistono alcune centinaia di centri Tomatis. In Italia esistono una ventina di centri, soprattutto al Nord, e non sempre applicano la terapia secondo l’insegnamento dello scienziato.
Un importante Centro autorizzato dal Professore per la formazione, prima della sua scomparsa, è in Belgio, a Sint-Truiden, presso Bruxelles, ed è diretto da Jozef  Vervoort. Comprende una clinica denominata Atlantis, dove sono presenti varie figure professionali (medico, neurologo, psicologo, educatrici) alloggi, mensa e una struttura di ricerca e di insegnamento, denominata Mozart-Brain-Lab.
La formazione prevede quattro stages  di studio teorico e quattro di pratica terapeutica,  la terapia di ascolto personale, il tirocinio e l’esame finale teorico e pratico.
Solo chi ha superato l’esame finale può acquistare il BRAIN ACTIVATOR.

Siti di riferimento (scuola Belga)

http://www.mozart-brain-lab.com/
http://www.atlantis-vzw.com/
http://www.riequilibrio.com/

per contattare il dott. Tacchini: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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