vangoghsimonaIl dolore è un sintomo e come tale “è un elemento caratteristico che può essere considerato indizio di un fatto.” ¹
La sua  presenza quindi  è importante  perché  ci indica cosa
c'è da curare. In omeopatia i sintomi sono considerati “il linguaggio della natura“, cioè il mezzo con cui il corpo ci parla e ci indica cosa non è in equilibrio.
Naturalmente per capire l'alterazione della forza vitale, che “governa“ il nostro organismo in salute e malattia, sono necessari tutti i sintomi che la persona accusa, perché è il quadro generale che ci permette di arrivare a quel rimedio che è in grado di riportare l'ordine, che per motivi congeniti o acquisiti, è andato perduto.
“Nella condizione di salute la forza vitale, la dynamis che anima il corpo materiale, gioca con oscillazioni illimitate e ritiene tutte le parti dell'organismo in armonia sia per quanto riguarda le sensazioni, sia per le funzioni, così che la nostra mente può liberamente   impiegare questo strumento vivente per i più alti fini della sua esistenza.”
In patologia la forza vitale non trasmette a tutto l'organismo la capacità di rispondere adeguatamente agli stimoli esterni e/o interni e questo produce uno squilibrio che determina la comparsa di fastidi più o meno evidenti che si localizzano in una sola zona o nelle varie parti dell'organismo.
Per leggere meglio i sintomi bisogna poi modalizzarli, sapere quando sono iniziati, con quali concomitanze, cosa li aggrava e li migliora.
Il dolore forse è la sensazione spiacevole più comune e, a volte, è così intenso da coinvolgere completamente la persona a livello emotivo e fisico.
Per prima cosa è indispensabile comprendere se siamo di fronte a un dolore che può esprimere una sintomatologia importante e quindi deve essere lasciato, non soppresso, tenuto come guida per capire meglio cosa lo determina e come procede l'infezione. Viene da pensare, per esempio, a una peritonite, in cui il dolore addominale è violento in quanto esprime in modo importante l'infiammazione sottostante che può portare anche a morte il paziente se non si interviene prontamente.
Il passaggio successivo è la modalizzazione, anche se, a volte, è difficile da parte del paziente; e quindi la descrizione: acuto, bruciante, sordo, continuo, tagliente etc.; la localizzazione: addome, orecchio, gola, ossa, muscoli etc., dopo che l’evento è comparso; la causa “scatenante”; cosa e che posizione del corpo la persona deve assumere per migliorare o aggravare la sensazione.
Il dolore è quindi necessario, è un messaggio del nostro corpo che deve essere per prima cosa decifrato per procedere a un suo trattamento omeopatico o convenzionale.
In questa sede vorrei parlare di alcuni rimedi omeopatici che possono essere utilizzati, seguendone i criteri descritti, in caso di dolore, sempre dopo averne compresa la motivazione.
Naturalmente se non fosse sufficiente la loro somministrazione, la visita medica diventa determinante per la diagnosi e la successiva terapia.
I rimedi per i dolori sono tantissimi, ognuno con delle caratteristiche proprie ben definite. Alcuni agiscono principalmente su una zona, come per esempio Chelidonium, che ha un tropismo spiccato per la zona biliare e quindi può essere utilizzato nelle coliche epatiche, quando queste però abbiano delle modalità legate al rimedio, mentre altri hanno un interessamento che comprende varie parti del corpo. Ne ho scelti alcuni, per aprire uno spiraglio in questo ambito.


Bryonia alba: fa parte delle Cucurbitace, nella cui famiglia si trovano alcune piante che usiamo nella nostra alimentazione come il cetriolo, la zucca, la zucchina, l'anguria, il melone etc.
E’ in questa famiglia che troviamo i frutti più grossi di tutto il regno vegetale. Oltre alle varietà edibili, ne esistono molte altre che hanno esclusivamente un'azione medicamentosa, come Bryonia che, invece di avere un frutto molto sviluppato, ha una radice paragonabile come grandezza e consistenza a una zucca. La parte acquosa e pesante della pianta rimane, in questo caso, sottoterra invece di mostrarsi e la parte aerea si sviluppa in modo leggero e talmente delicato da aver bisogno di un sostegno per crescere. È una pianta annuale, veloce nella crescita che avviene ai margini dei boschi, soprattutto in terreni calcarei e in luoghi non freddi.
Agisce su tutte le sierose e i visceri, causando essenzialmente infiammazione e essudazione.
Le mucose invece sono secche, da quella della bocca a quella nasale, respiratoria e al tratto gastroenterico.
Da un punto di vista emotivo i soggetti che necessitano Bryonia sono irritabili, preferiscono stare soli a casa, anche perché la compagnia obbliga a parlare e a muoversi (alla fluidità, che è il contrario delle caratteristiche del rimedio).
Sono intolleranti alle contraddizioni, all'essere disturbati e toccati. Hanno paura dei temporali, che portano movimento sia nell'aria sia nell'acqua, e della povertà.
Sono ansiosi per il loro futuro e per questo motivo la loro attenzione è maggiormente focalizzata verso il mondo del lavoro, come fonte di sostegno. Il problema principale è appunto quello della sicurezza e del supporto che cercano nel denaro e nel possedere oggetti.
Come la radice è fortemente ancorata alla terra e voluminosa così il rimedio è adatto maggiormente a persone che sono fermamente radicate nel mondo materiale, dove si sentono più sicure e dove preferiscono stare (i soggetti che necessitano Bryonia hanno desiderio di casa come già si diceva).
I dolori possono essere presenti a vari livelli: testa, torace, addome, apparato osteoarticolare e muscolotendineo.
Le cause scatenanti sono: dispiaceri, paure, rabbia e eruzioni soppresse.
Anche tutto quello che non fluisce verso l'esterno può fare insorgere il sintomo per esempio una soppressione della sudorazione, del flusso mestruale, del latte durante l'allattamento e una rabbia repressa.
I dolori peggiorano al minimo movimento, alzandosi, piegandosi, tossendo, parlando, respirando profondamente. Con il tatto, stando sdraiati sul lato non dolente, in estate e con il tempo secco.
Migliorano invece con il riposo, sdraiandosi sulla parte dolente, fasciandola, con la pressione, con il tempo nuvoloso, con l'aria fresca e con i cibi e le bevande fredde.

Chamomilla vulgaris: fa parte delle Composite, di quel gruppo di piante che sono più recenti nella catena evolutiva, caratterizzati da piccoli fiori che insieme formano un fiore più grande.
Analogicamente può essere vista come una struttura complessa in cui i singoli piccoli fiori siano come cellule di un organo più grande simile alla corteccia cerebrale, la parte più recente del nostro cervello, al fegato, al polmone, alla milza e ai reni. Questo viene confermato dalla forte azione di questa famiglia sui centri nervosi e sugli organi citati. Inoltre, la composizione dei fiori può essere anche simbolica dello sviluppo della società, formata da tante piccole unità che si raggruppano in una grande unità.
Il bisogno di supporto e protezione insito delle Composite è espresso dal grande fiore che però è delicato e si rompe facilmente e dalla radice debole che a volte non riesce a sostenere né lui né il lungo stemma. Fanno parte di questa famiglia anche Arnica, Cina, Calendula, Bellis perennis, Taraxucum etc., una serie di piante che nella medicina popolare vengono usate per shock, traumi, bruciature e in tutte quelle situazioni in cui il dolore è presente.
In passato la Chamomilla era chiamata “il medico delle piante” in quanto se posta vicino a una specie che sta morendo aiuta a guarirla; nei travasi, quando questa ha subito uno shock, mettere dei fiori secchi di camomilla alla sua base è sufficiente per aiutarla a radicarsi meglio. È anche un attivatore e fertilizzante e in piccole quantità stimola la crescita del grano.
Molto usata nella medicina popolare come calmante e per lenire il dolore soprattutto a livello addominale sotto forma di infuso e non decotto in quanto la bollitura della sostanza può provocare un effetto paradosso.
In omeopatia è utile per una gran numero di dolori: otiti, dismenorrea, coliche, dolori ai denti, devono però essere presenti alcune caratteristiche che vanno dall'aspetto mentale a quello fisico.
I sintomi appaiono in parossismi sia per quanto riguarda l'irritabilità e l'irrequietezza sia per il dolore.
I pazienti che necessitano questo rimedio domandano un sollievo istantaneo non riuscendo a sopportarlo in nessuna posizione.
Sono molto irritabili, difficilmente li si accontenta, chiedono una cosa e poi ne domandano un'altra senza essere soddisfatti di niente, tendono a essere litigiosi, ostinati, impazienti. Non vogliono essere toccati né interrotti quando parlano, né che li si contraddica e si offendono facilmente. Migliorano solo se trasportati, nei bambini se cullati. Sono ipersensibili a tutti i livelli.
È soprattutto utile in persone che abusano di caffè e narcotici (può essere un buon antidoto all'uso della morfina e della cannabis quando compaiono dolori insopportabili).
Le cause scatenanti possono essere: un’arrabbiatura o una mortificazione, il vento freddo e la dentizione. Nelle donne c'è un peggioramento prima del ciclo che può essere poi talmente doloroso da farle urlare senza che riescano a trovare pace.
I bambini invece sono soggetti a collere così violente da provocare spasmi respiratori; durante la dentizione oltre al dolore forte possono presentare una guancia rossa e l'altra pallida.
Sono in genere pazienti calorosi però migliorati localmente dal calore, a parte il dolore dei denti che diminuisce tenendo in bocca dell'acqua fredda.
La sintomatologia è soprattutto notturna accompagnata da sudorazione e sete anche di bevande acide.

Cina: o Artemisia Cina. Come Chamomilla fa parte delle Composite e non a caso condivide con questo rimedio alcuni sintomi caratteristici della famiglia di origine. Del genere Artemisia esistono circa 200 specie.
È un arbusto perenne che fiorisce in autunno, il suo habitat è la Siberia e la Mongolia Cinese.
Il farmaco preparato dalla pianta e usato nel passato soprattutto contro i vermi, è la Santonina, olio prodotto con i fiori non ancora sviluppati, i calici e i frammenti di peduncoli. Il suo contenuto nella pianta è infatti maggiore in Luglio e Agosto e diminuisce dopo la fioritura. Quando viene preparato dalla triturazione dei fiori si spande un odore aromatico, e il gusto è amaro e canforaceo.
In omeopatia è maggiormente usato nell'infanzia soprattutto in caso di dolori da dentizione, coliche addominali e, come si diceva, verminosi.
Da un punto di vista emotivo
I bambini, in questo caso, sono ancora più irritabili di quelli che necessitano Chamomilla.
Di cattivo umore, non sopportano essere toccati, accarezzati e guardati. A differenza di Chamomilla non migliorano se trasportati o cullati, ma solo se dondolati velocemente. Dormono solo proni e si svegliano in ogni altra posizione. Desiderano tante cose, ma appena gliele si propongono le rifiutano; respingono con forza anche i loro giochi preferiti e tendono a picchiare l'adulto che glieli offre. Se puniti possono avere convulsioni.
Le cause scatenanti sono appunto le punizioni, la paura, i parassiti intestinali.
Negli adulti, sul piano mentale le caratteristiche sono simili, sono in più molto ostinati, non stanno allo scherzo, sono timidi, non desiderano stare con le persone e evitano ogni occasione che li obblighi a apparire in pubblico.
I dolori sono più notturni, con risvegli improvvisi e urla. Peggiorano se li si tocca, con la pressione esterna, all'aria aperta e con il freddo in generale, migliorano invece se sono sdraiati sull'addome.
Hanno un grosso desiderio di dolci e di bevande fredde con rossore a chiazze a entrambe le guance oppure appaiono pallidi con occhi cerchiati. In genere rifiutano il latte anche quello materno quando sono allattati.

Coffea cruda: fa parte delle Rubiacee, grossa famiglia tropicale che comprende alberi, siepi, liane e erbe.
La pianta del caffè può presentarsi come un piccolo arbusto o un albero alto anche 8 metri; per la sua crescita necessita di terreni ricchi e vulcanici e di luoghi in cui piova a lungo e non faccia freddo.
Il caffè fu introdotto in Europa come bevanda nel XVII secolo, nel momento in cui la vita della media borghesia si modificava. In quel periodo si stava passando da un lavoro fisico e all'aria aperta ad attività in cui l'aspetto mentale prendeva il sopravvento, i luoghi di lavoro non erano più i campi, ma gli uffici, in cui passare la maggior parte del tempo seduti. Il nuovo modo di vivere per forza interessava tutto l'organismo, che doveva iniziare a funzionare come un orologio anche nelle sue attività fisiche.
“Con il caffè il principio del razionalismo entrò nella fisiologia umana, trasformandolo per renderlo adatto alle sue nuove richieste.”³
Fra cui anche quelle di aumentare le ore di lavoro.
La sintomatologia del rimedio presenta una serie di sintomi che mettono in evidenza una stimolazione dell'attività funzionale di tutti gli organi con aumento dell'attività nervosa e vascolare e   conseguente ipersensibilità e nevralgie nelle varie parti dell'organismo.
È adatto a soggetti che hanno una grande intolleranza al dolore che li porta alla disperazione.
Le cause scatenanti possono essere violente emozioni anche se positive come per esempio una gioia eccessiva.
Le caratteristiche mentali del rimedio sono la velocità nei pensieri e nelle azioni, una acuità sensoriale a tutti i livelli con accentuazione verso i rumori, gli odori e l'aria fredda. Paura di morire durante qualsiasi tipo di dolore che, come già si accennava, è percepito in modo molto acuto. Anche durante il parto la donna può avvertire questo panico sempre in relazione all'impossibilità di sopportare il dolore.
Le cefalee sono acute come se un'unghia entrasse nel cervello o come se questo ultimo venisse fatto a pezzi.
Naturalmente il dolore è peggiorato dalla luce, dal rumore, dal movimento e dopo mangiato, mentre migliora o sparisce all'aria aperta. Un altro tipo di percezione alla testa è quello di sentirla troppo piccola, come riempita di fluidi. Oppure sensazione di pesantezza frontale come se qualcosa di duro poggiasse sul cervello.
Le cefalee possono comparire per uno sforzo intellettivo, dopo una minima contraddizione, una mortificazione e per il freddo.
È utile anche per i dolori ai denti che migliorano temporaneamente tenendo il ghiaccio in bocca. Come Chamomilla e Cina è un rimedio che si può usare nei bambini durante la dentizione.
Le coliche addominali hanno come caratteristica quella di non tollerare sulla parte il contatto con i vestiti e di avere la sensazione che l'intestino sia come tagliato a pezzi.
I dolori in genere migliorano con il sonno e sdraiandosi, peggiorano invece la notte, con il rumore, il tatto, gli odori, l'aria fredda, il vento lo sforzo mentale, le emozioni, il mangiare troppo, l'alcool.
Nei bambini anche i movimenti passivi vengono percepiti come enormi, al contrario di Chamomilla non sopportano quindi di essere né trasportati né cullati.
Naturalmente i dolori non sono solo quelli fisici, ma possono essere anche quelli emotivi come la perdita di una persona cara o il dolore di un amore non corrisposto.
In questi casi, quando portano a una modificazione nella condizione di salute, il rimedio più usato è Ignatia amara.
Non è l'unico per queste situazioni e la scelta si basa come sempre oltre che sul fattore scatenante anche sulla sintomatologia complessiva.
Ignatia amara: fa parte delle Loganiace, in cui possiamo trovare piante ornamentali come i gelsomini e altre fortemente velenose come le stricnine fra le quali Ignatia.
E' un grosso arbusto rampicante con fiori che assomigliano a quelli del Gelsomino. I frutti hanno una forma come quella di una pera al cui interno sono presenti i semi amari. E' stata portata in Europa dalle Filippine dai gesuiti e deve appunto il suo nome al fondatore dell'ordine Ignatio Loyola, la cui vita è stata contrassegnata da dolori e da contraddizioni prima di arrivare a capire che la sua missione era quella di studiare per essere di maggior aiuto per gli altri.
Venne usato come tonico e stimolante nervino nella medicina popolare.
E' un rimedio utile per pazienti che soffrono in modo acuto nella mente e nel corpo con cambiamenti rapidi delle loro condizioni e con effetti contraddittori e spasmodici.
Per esempio hanno acufeni che migliorano con la musica, emorroidi che migliorano camminando, mal di gola che diminuisce inghiottendo, o mal di stomaco che peggiora mangiando cibi semplici, e così via.
Anche l'umore è facilmente mutevole; sono persone introspettive, che rimuginano silenziosamente, non si arrabbiano violentemente, ma si tormentano continuamente ricordando le offese, i traumi o i dolori che hanno ricevuto.
Spesso sembrano aperti verso gli altri, ma in realtà sono riservati nelle loro emozioni.
Dall'esser introspettivi possono poi passare alla teatralità e all'esagerazione dei loro stati d'animo e dei sintomi fisici oscillando facilmente fra il riso e il pianto e fra il soffrire in silenzio e l'esternazione più marcata con dolori erratici e spasmodici .

Rhus toxicodendrum: appartiene alle Anacardiace, il cui habitat, per la maggioranza delle piante che compone questa famiglia, sono i tropici. Molte sono lattifere e hanno tessuti resinosi. Un terzo sono velenose, come del resto Rhus.
Ha effetti irritativi sulla pelle, sulle membrane mucose e sul tessuto fibroso soprattutto a livello delle articolazioni e dei tendini producendo dolore e rigidità.
Può essere utile in caso di sofferenza dopo stiramenti e sforzi.
Migliora con il movimento e peggiora stando a riposo nella stessa posizione.
Ha quindi delle modalità opposte rispetto a quelle di Bryonia, che invece si aggrava al minimo movimento, anche per quanto riguarda il clima: c'è un peggioramento con il tempo secco nell'una e con l' umidità nell'altro.
L'irrequietezza è presente anche a livello mentale, con bisogno di cambiare continuamente posizione.
Grossa ansia notturna che non permette di stare a letto con pensieri su cose spiacevoli del passato.
Questa si traduce nel corpo con dolori che non lo tengono fermo, soprattutto a livello del torace, della schiena, degli arti.
Ha la tendenza a trattenere le emozioni che durante la notte si manifestano con un grosso stato di paura, di pericolo imminente, di sensazione di essere abbandonato e di essere solo a far fronte alla situazione. Diventa impossibile per lui rilassarsi e deve quindi essere sempre vigile e allerta.
In Bryonia manca la sicurezza economica in Rhus sembra che invece manchi quella affettiva.
Le cause scatenanti sono la rabbia, il freddo umido e l'umido in generale, gli sforzi.
Ha sete frequentemente per piccoli quantitativi e ha voglia di latte freddo anche se migliora con bevande e cibi caldi.
Esistono poi delle persone che invece hanno poca sensibilità rispetto al dolore. Come l'iperestesia, l'analgesia può essere pericolosa perché annulla quella protezione utile sia per segnalare quello che non funziona nell'organismo sia per impedire l'uso della parte lesionata che può danneggiarsi ulteriormente.
Se per esempio ci rompiamo una gamba oltre a focalizzare la nostra attenzione sulla zona per andare a vedere cosa è successo e quindi porre rimedio, il dolore ha anche lo scopo di non forzare la parte lesionata. Nel momento in cui non sentiamo dolore o lo avvertiamo minimamente, come può succedere in situazioni di emergenza, compromettiamo la parte meccanicamente, e non consideriamo quello che non si vede e che causa il dolore.
Uno dei rimedi che può essere utile in queste situazioni, oltre a Opium crudum, di cui abbiamo già parlato nel numero di settembre 2013 “Il trauma: anche questo è vita”, è il rimedio che segue.


Cocculus indicus: fa parte delle Menispermace originarie delle foreste tropicali, composte essenzialmente da liane e raramente da alberi o erbe. È un robusto rampicante nativo delle Indie. Il frutto è la parte della pianta che si usa per scopi officinali e da cui deriva il suo nome.
Veniva usato nella pesca in quanto i pesci sono molto sensibili alla sua azione e diventano facile preda.
In medicina invece l'uso era essenzialmente topico, come applicazione esterna in caso di scabbia. La sostanza attiva presente nella pianta può servire come antidoto in caso di sovra dosaggio da barbiturici e morfina.
Dal punto di vista emotivo
I pazienti che hanno sollievo dall'assunzione di Cocculus sono di natura ipersensibile, non sopportano essere trattati in modo rude e quando feriti o insultati possono passare ore e giorni cercando di capire quello che è successo e come poter reagire.
Il dolore è quindi soprattutto emotivo.
Sono ipersensibili ai rumori e agli odori. Impiegano parecchio tempo prima di rispondere, riflettono a lungo, sono lenti in generale nel pensiero e nei movimenti. Hanno avversione a essere disturbati e si arrabbiano quando interrotti.
Sono particolarmente ansiosi per la salute degli altri e poco per la propria, è il rimedio per chi accudisce i malati e passa anche notti insonni per assisterli senza avvertire le proprie sensazioni: stanchezza, fame, sonno, dolori. Spesso invece riferiscono un vuoto a livello di vari organi: testa, addome, torace. Come quando si sale in ascensore o si scende nelle montagne russe. In genere freddolosi anche se non amano il caldo, sono aggravati dall'essere toccati, dal parlare e dal movimento (è uno dei rimedi più usati per il mal d'auto). Sono invece migliorati dallo stare sdraiati.
Le cause che scatenano la sintomatologia sono una combinazione fra stress e cause fisiche: assistere una persona malata, non dormire e essere in ansia per la sua salute oppure preoccupazioni e fatiche fisiche.

I rimedi che ho brevemente raccontato sono solo degli esempi della possibilità di espressione di una sintomatologia dolorosa. Come sempre si vuole offrire uno spunto anche per capire la complessità di un rimedio omeopatico, che non viene utilizzato solo sulla sintomatologia locale, ma ha bisogno di una visione più ampia, che prenda in considerazione anche lo stato emotivo, i desideri, le avversioni alimentari, i miglioramenti i peggioramenti sia generali sia locali.
Per cose molto semplici, si può arrivare a un’automedicazione, ma soprattutto se la sintomatologia è importante, poco chiara e non c'è miglioramento è utile sentire un medico che possa cogliere più nell'insieme il quadro e arrivare a una prescrizione più precisa.

 

Note
¹  Dizionario italiano ragionato
²  Paragrafo 9 dell'Organon di S. Hahnemann
³  Frans Vermeulen, Prisma, Merlijn Publisher

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