menopausaAttraverso il colloquio omeopatico il medico ascolta: ascolta i sintomi che la paziente riporta, ascolta il suo modo di parlare, nota il suo comportamento, sente le sue ansie e paure; legge anche gli esami medici, fa la visita e arriva ad una diagnosi allopatica. Ma poi va oltre.
L’omeopata ricerca il rimedio giusto per quella donna, l’unico, il SIMILLIMUM che, come una chiave nella serratura, rimetterà in moto l’energia vitale e la sua capacità di autoguarigione psico-fisica.

Qualche esempio.
Molte donne in menopausa hanno vampate e pressione alta ma ognuna di loro è una persona diversa.
Ci sono donne in sovrappeso, che amano molto mangiare, con una predilezione per i grassi di origine animale (salumi, formaggi): hanno vampate e pressione alta perché accumulano calore interno, metabolizzano male i cibi, sono molto sedentarie e abitudinarie, amano la casa, accudire i figli, cucinare… il loro rimedio è la Calcarea carbonica un derivato dell’ostrica.
La somministrazione del farmaco omeopatico permetterà alla paziente di migliorare il proprio metabolismo e di attenuare il bisogno di cibi grassi, l’aiuterà a scegliere una attività corporea leggera prendendosi più cura di se stessa piuttosto che della famiglia. La calcarea carbonica per questa donna sarà il SIMILLIMUM che rimetterà in equilibrio la sua energia vitale.
Ma se la donna con pressione alta e vampate è molto magra e nervosa, agitata sulla sedia, parla frettolosamente, e racconta di avere sempre molto freddo, evidentemente l’omeopata dovrà scegliere un altro rimedio.
La Silicea (il cristallo di rocca) aiuterà questa paziente a diminuire lo stato di ansia e di insicurezza continua in cui si trova, la aiuterà ad affrontare con meno paura e tensione gli “esami” che la vita ci porta;  il rimedio aiuterà a prevenire la sua tendenza alla demineralizzazione (osteoporosi) e migliorerà le sudorazioni notturne permettendole un sonno più riposante.
Altra donna, altro rimedio:
la donna Nux vomica è una donna in carriera, molto efficiente e attiva.
La sua pressione alta e le vampate nascono da una impossibilità a rilassarsi, dal voler tenere tutto sotto controllo, dalla iperattività; ha difficoltà digestive ma non sopporta sentire dolori e malesseri, quindi beve alcool e aperitivi, e tanti caffé per sentirsi più energica. Soffre di mal di testa e si irrita molto facilmente, litiga con tutti perché non tollera la contraddizione.
Per via dei suoi problemi digestivi le vampate sono spesso accompagnate da nausea che il rimedio omeopatico le farà diminuire, aiutando parallelamente la paziente a trovare una nuova capacità di adattamento e di tolleranza verso se stessa e verso gli altri.
Le vampate della paziente Pulsatilla invece, sono molto legate alla situazione emotiva di questo rimedio: fragili e insicure sulle cose più semplici (scegliere un vestito) le pazienti pulsatilla vivono male e con ansia i cambiamenti.
Di carattere socievole e timide queste donne si rassicurano facilmente con una buona relazione medico-paziente, e i loro sintomi sono migliorati dalla compagnia e distraendosi.
Soffrono facilmente di disturbi circolatori periferici: mani e piedi freddi, geloni, capillari evidenti.
Si ammalano di tonsilliti ricorrenti ma migliorano all’aria aperta e peggiorano in una stanza calda.
Il rimedio omeopatico diminuirà le vampate e anche la tendenza alle tonsillite, rafforzando lo stato energetico debole di queste donne.
E così si potrebbe continuare…
Ogni donna ha il suo rimedio, il suo simillimum. Il lavoro dell’omeopata sta nel trovarlo.


La "brava paziente"
Per ottenere la guarigione ci vuole un medico omeopata attento e coscienzioso... ma ci vuole anche una paziente motivata e che collabora.
Collaborare vuol dire comunicare al medico cosa è cambiato dopo l’assunzione del rimedio, prestare attenzione ai sintomi nuovi, riconoscere i cambiamenti di umore. La “brava paziente” deve chiamare l’omeopata per farsi curare se insorgono disturbi diversi, evitando di bloccare il processo di guarigione con l’assunzione di farmaci allopatici.
E’ una scelta di cura più profonda e responsabile, operata da brava paziente attiva nel prendere in mano la propria vita e la propria salute. Con questo approccio il medico omeopata sarà il suo aiutante.

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